CENTRO PREVENZIONE SALUTE MENTALE DONNA

Responsabile: dott. Elvira Reale

 

 

La depressione ed il suo retroterra:

lo stress nella relazione familiare

 

 La storia di Laura

 

Il marito

"adoravo mio marito perchè era un mite, inizialmente non mi ero accorta della sua dipendenza dai genitori, o non l'ho voluta vedere, ed io facevo di tutto, per compiacerli, per farmi accettare, visto che lui ci teneva tanto ai suoi genitori " (dal colloquio  del 13.6.00).

" prima il rapporto sessuale era una cosa gioiosa, invece era diventato l'ultimo servizio della giornata. Facevamo vite diverse io mi alzavo presto al mattino, cucinavo portavo i figli a scuola, e poi quando ho cominciato a lavorare andavo al lavoro; lui si alzava tardi ed usciva per lavoro il pomeriggio per rientrare tardi al sera; io dopo aver fatto mangiare i figli, aspettavo anche alle 23 per cenare con lui e nel frattempo lavavo i panni o stiravo o facevo altri servizi per la casa. Dopo cena lui guardava la televisione come se stesse solo ed io facevo la cucina; poi andavamo a letto e l'ultimo servizio della giornata era quello". (dal colloquio del 22.6.00).

"Nella psicoterapia veniva fuori che io mi portavo un carico :quello delle persone che stanno male, il carico più grosso era mio marito, nel matrimonio mi ero dedicata completamente a lui, ero io, che anche dopo il litigio con i suoceri continuavo a spronarlo per farlo alzare e fargli fare le cose, anche i servizi ai propri genitori; lui era talmente passivo che non esprimeva mai il suo punto di vita, neanche cosa gli faceva piacere ed è tuttora così"( dal colloquio del 22.6.00).

I suoceri

Della casa i suoceri avevano le chiavi e potevano in qualsiasi momento entrare, cosa che regolarmente facevano per controllare le uscite della signora, il tempo di passeggiata fatta con i figli (il suocero in particolare controllava le ore di aria dei bambini!) il tipo di cibo che preparava, interferendo continuamente nelle scelte e nelle attività quotidiane.

La malattia fisica prima  e poi .......

Ad Agosto si ammala, rimane sola, ( "anche se ero stanchissima mi cucinavo da sola, facevo tutto, da sola mi toglievo le flebo") il marito con i figli sta presso i suoceri i quali impongono, dopo la guarigione attestata dai sanitari, un ulteriore e vessatorio periodo di lontananza dei figli dalla madre.

la depressione ed il ricovero

"Mi sono resa conto che era inutile combattere, quindi ho deposto le armi, non ne volevo sapere più niente: pensavo lasciatemi stare"

"Stavo sul divano, e quando mio marito se ne accorse chiamò mia sorella, e non sapevano che fare e mi portarono in ospedale".

"Era una mia volontà non rispondere (diagnosi di  mutacismo); certo non risolveva i problemi, ma era un modo di dichiarare che non ce la facevo più"

 

Non mi riconoscevo più:

" sono sempre stata una persona molto attiva, anche all'epoca ero così: mi alzavo presto al mattino, cucinavo poi andavo al lavoro, ero sempre disponibile con i figli, per cui c'erano sempre amici in casa, alla mia casa ho sempre badato io, non ho mai avuto aiuti, perchè non me lo potevo permettere, e poi perchè mi piaceva".

 

"Non ho mai avuto problemi del tipo paura di stare sola, fobie o attacchi di panico, è che ad un certo punto mi sono stancata. Io incitavo sempre mio marito, cercavo di incoraggiarlo, è come se non ce la facessi più a fare questo. Io le cose le affronto, non mi tiro mai indietro, e quindi mi sembrava sempre di combattere con mio marito, con i genitori di mio marito, perchè ci considerassero una famiglia, perchè facessero i nonni e non i genitori dei nostri figli"

 

In questo spazio pubblicheremo le storie delle donne che hanno avuto problemi di depressione mostrando i collegamenti con  la vita quotidiana .

E' importante che vi sia questa conoscenza da parte delle donne: la depressione è strettamente collegata allo stress, allo stile di vita, al tipo di relazioni familiari ed extrafamiliari. 

 

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