CENTRO PREVENZIONE SALUTE MENTALE DONNA

Responsabile dott. Elvira Reale

 

 

 

MARIANNA

 
ANALISI DEGLI EVENTI E FATTORI DI RISCHIO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IL PRIMO COLLOQUIO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ALCUNI DATI DELLA VITA QUOTIDIANA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA RELAZIONE DINAMICA TRA GLI EVENTI:

LA STORIA  RECENTE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Formazione del Sintom0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FATTORI DI MALATTIA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 I FATTORI DI RISCHIO E LA LORO PROGRESSIONE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I FATTORI DI RISCHIO NELLA STORIA PRECEDENTE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

OBIETTIVI DELL'INTERVEN-

TO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DUE COLLOQUI CHIAVE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LINEE DELL'

INTERVENTO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Età: 15 anni

 

Problema segnalato: paura di affrontare le difficoltà, ansia, insonnia, pianto, aumento dei tempi trascorsi in casa.

 

Esordio: febbraio ‘00

 

Esame fattori di rischio ed eventi recenti

-      Novembre ’99: calo del rendimento scolastico a seguito di un rimprovero fattole da un professore (molto significativo in relazione ad un filone).

-      Dicembre ’99: per la prima volta il fratello viene in Italia. Dopo un mese riparte: crollo dei genitori. Pianto continuo della madre che si appoggia a Marianna.

-      Gennaio ’00: rimprovero del fratello (mediano) per la partita persa a palla a volo.

 

Esame dei fattori ed eventi antecedenti

-      Partenza (fine ’98) del fratello di 27 anni per gli Stati Uniti. Reazione depressiva della madre.

-      Morte (fine ’98) della nonna materna con la quale la famiglia di Marianna coabitava (fino a giugno ’97).

 

 


 

 

Viene accompagnata dalla madre. Parla lei per prima.

 

Madre:  ha sofferto di "depressione ansiosa" (9 mesi di gravidanza) e poi per 10 anni è stata in cura dal medico curante  con ansiolitici.

La signora dice che è molto preoccupata per Marianna in quanto la vede disinteressata rispetto alla scuola, agitata. Ha paura che possa incorrere nella sua stessa ansia. La madre imputa il disinteresse per la scuola alla palla a volo.

Marianna: ha paura di affrontare le difficoltà sia a scuola che in palestra (richiami delle ragazze di squadra, paura dei richiami dei professori).

Da una settimana soffre di insonnia.

Gioca a palla a volo da 8 anni.

 

Esordio: un mese fa in seguito alla minaccia paterna di farle interrompere la palla a volo.

La paura del giudizio degli altri le impedisce di vivere serenamente con gli amici e di sentirsi se stessa. Da qualche anno ha diversi problemi alla schiena (diagnosticati) e ha fatto un ciclo di trazioni per la spina dorsale. E’ molto preoccupata di dover interrompere l’attività sportiva.

Ha gli occhi lucidi parla animatamente.


 


 

 

 

Rapporto con i genitori:

racconta di come la sera prima di andare a dormire si reca a “far visita” ai genitori nella loro camera da letto e riferisce che sente ciò come un obbligo a "rimanere piccola e dipendente".

 

 Rapporto con la  madre:

si confida con la  madre, soprattutto per rassicurarla e non farla preoccupare.

 

Rapporto con gli amici:

da quando ha cambiato residenza, ha trovato difficoltà a rifarsi gli amici: si considera troppo impegnata, la palla a volo e lo studio, ed in verità non cerca di farsi nuovi amici.

 

Autonomia e  spazio personale:

la sua stanza   è percepita come vuota e buia. In realtà non c’è nulla che le appartiene, tutte le sue cose sono depositate nei cassetti e nell’armadio dei genitori.

 



 

Quattro anni fa: vi sono gravi discussioni con la famiglia di origine della madre a causa della coabitazione di Marianna e della sua famiglia con la nonna. Dopo due anni muore la nonna (98). La madre perde con la nonna un supporto.

 

Giugno ’97: il nucleo si trasferisce da Soccavo a Pianura, e la ragazza lamenta la perdita di relazioni sociali e del rapporto con l’amica fidata.

 

Ottobre ’98: il fratello maggiore parte un periodo per gli Stati Uniti e si hanno le prime avvisaglie di un clima cambiato: aumentano le richieste di stare più a casa da parte della madre.

 

Novembre ’99: non entra a scuola, un professore che la "stima molto" e "pretende molto da lei" la vede. Dopo qualche giorno la interroga e le mette 4 dicendole “che neanche poi lo meritava”. Questo insegnante poi l’avvicina dicendole che sapeva che aveva fatto filone e avrebbe avvertito i genitori, dicendo che non se lo aspettava proprio da lei.

Marianna racconta che in seguito ha avuto un calo che ha poi recuperato. (Calo del rendimento).

Si accentuano la preoccupazione del giudizio degli altri e dell’immagine che di lei hanno gli altri: amici, professori.

 

Dicembre ’99: nelle feste natalizie si conferma la permanenza del fratello negli Stati Uniti. I genitori, dopo la nuova partenza del ragazzo hanno un crollo: in particolare  si registra il pianto continuo della madre che si appoggia a Marianna.

 

Gennaio ’00: nella partita di palla a volo (punteggio 13 a 13) Marianna si sente responsabile perchè sbaglia una palla e la partita è persa

La partita era abbastanza importante per lei. Il giorno dopo il fratello (ex giocatore di palla a volo; ha dovuto interrompere a 21 anni per problemi alla schiena) la rimprovera “non era una palla da sbagliare quella”.

 


 

 

Da qualche anno

ha problemi alla schiena: questi disturbi somatici rinviano alla paura

di essere costretta ad abbandonare il gioco della palla a volo.

 

Da tre mesi

ha paura di affrontare le difficoltà sia a scuola che in palestra (richiami delle ragazze di squadra, paura dei richiami dei professori).

 

Nell'ultimo mese

 ansia, paura  di non farcela più, insonnia, pianto immotivato.

 

Da una settimana

soffre di insonnia.

 

Interpretazione dei genitori

 è colpa della palla a volo che la distoglie dallo studio; per cui è

giusta la minaccia (evento goccia) di farle interrompere la palla a volo.

 

Interpretazione della madre 

è colpa mia: può avere l'ansia come me.

 


 

 

1)  Sovraccarico: funzione di ascolto nei confronti della madre.

 

2)Mancanza di relazioni sociali e di relazioni di confidenza extrafamiliari.

 

3)Perdita del punto di riferimento extrafamiliare: il professore.

 

4)Perdita del progetto ovvero senso di fallimento collegato agli interessi personali: il calo di rendimento scolastico e quello sportivo.

 

5)Percezione di incapacità personale ( sono io che non riesco a....)

 

6)Giudizi svalutativi del contesto nei campi per lei importanti ed investiti di interesse emotivo

 

7)Sintomi: insonnia, ansia, paura generalizzata.


 


 

 

 

1.      Evento goccia: la minaccia del padre di farle interrompere la palla a volo.

 

2.    Un mese prima: la perdita della partita: ferita alla rappresentazione di un sè positivo, e al progetto personale. Il progetto è però sovraccaricato dalle aspettative del fratello (giocatore mancato) che aggravano in Marianna la percezione del fallimento personale.

 

3.     Due mesi prima. Evento di aggravamento di un sovraccarico familiare: la conferma della permanenza del fratello in America e lo sconforto della madre che accentua le sue richieste di appoggio.

 

4.     Tre mesi prima: la perdita della figura di riferimento: il professore che la stima e che le permette di accrescere la stima di sè.

 

5/6.  Due anni prima aumentano le richieste di compagnia della madre: muore la nonna ed il fratello va in America, per un periodo limitato. Queste richieste di fatto si sovrappongono alle esigenze della ragazza di tempi e spazi per sè per crearsi un altro gruppo amicale. Questa esigenza viene sacrificata a vantaggio del mantenimento della palla a volo e dello studio.

 

7. Tre anni prima: il cambiamento di casa e di quartiere con

la  perdita della rete relazionale.


 


 

 

Rileviamo nella storia precedente di Marianna i seguenti fattori

di rischio presenti negli ultimi due anni:

 

1.                la funzione di supporto svolta progressivamente a partire da due anni fa, a causa del maggiore isolamento della madre (morte della nonna e partenza del fratello  maggiore);

 

2.                il taglio della rete relazionale per mantenere in piedi

gli interessi personali della palla a volo e dello studio e contemperare le esigenze di una maggiore presenza in casa.

 

3.              Il progetto personale caricato delle aspettative altrui.

-      la palla a volo è caricata delle aspettative del fratello,

-      lo studio e' caricato delle aspettative dei genitori e del professore.

L'impegno di Marianna a causa di questa sovraiscrizione degli interessi degli adulti appare carico di ansia, paura di sbagliare e di creare dispiacere agli altri;

 

4.     la stima di sè (capacità e sicurezza)  collegata al giudizio degli altri si mantiene grazie all'attività di compiacimento dei desideri ed aspirazioni degli altri.

 

  



 

 

-     Alleggerimento del ruolo di supporto.

 

-     Intensificazione delle relazioni amicali, gruppo di studio.

 

-     Ridefinizione della paura di sbagliare come timore di essere giudicata.

 

-     Focalizzazione del bisogno indotto dall'ambiente familiare di soddisfare le altrui esigenze (madre, fratello, professori).

 

-     Distinzione tra le aspirazioni personali e quelle dei familiari.

 

 



 

 

COLLOQUIO INTERMEDIO

 

-      Aumento senso di fiducia in se: "è stato molto importante lo scorso colloquio capire con le date e lo schema che la mia paura aveva un senso rispetto a quello che gli altri si aspettavano da me: il mio professore, ed anche mio fratello".

"Ho capito poi che ultimamente ero molto preoccupata per il pianto di mia madre, e che starle accanto mi faceva diventare più timorosa ed aumentava la paura di affrontare le difficoltà esterne".

-      Netta riduzione delle paure: “quando scendo in campo mi sento meglio, non temo il giudizio"

-      Miglioramento del rendimento scolastico: " ho ripreso a studiare senza ansia e preoccupazione"

 

 

ULTIMO COLLOQUIO: OBIETTIVI RAGGIUNTI

 

 

-    Miglioramento “mi sento più calma e in generale va meglio”.

-      Sport: “se perdo una partita non ne faccio più una tragedia”.

-      Casa: “va meglio, non vado più a dormire nella stanza dei miei genitori, adesso ho una stanza per me".

-      Amici: incrementati i rapporti sociali. Studia con un’amica due volte la settimana.

 

Marianna attribuisce il miglioramento ai genitori

che hanno ridotto le richieste di aiuto nei suoi confronti,

e a se stessa che ha avuto la capacità di riorganizzarsi e di trovare la soluzione ai suoi problemi.

 

 


 

 

 

-     Focalizzazione dello spazio fisico ed emozionale di autonomia dell'adolescente

-     Riorganizzazione dei tempi e spazi di vita quotidiana.

 

-     Focalizzazione sulla  relazione con la madre

-     Riduzione del rapporto di confidenza e supporto.

 

-     Reinterpretazione delle paure personali

-     Superamento della percezione della ridotta capacità personale (non so più fare), e visualizzazione della pressione delle esigenze ed aspirazioni altrui sul proprio progetto

 

-     Focalizzazione sui rapporti con i coetanei

-     Sperimentazione del sostegno tra pari

 

-     Ridefinizione delle aspirazioni personali

-     Giocare e divertirsi senza necessariamente dover vincere; studiare ma darsi il tempo per socializzare; stare in famiglia senza sentire il peso del supporto agli altri