Obiettivo 2001: una salute a misura di donna

 

Proposta di un Protocollo di Intesa

a cura del

 gruppo "medicina donna salute"

 

Sviluppo di  prassi sanitarie   finalizzate al superamento delle carenze riscontrate sia nella attenzione alla differenza di genere che nella parità di trattamento tra uomini e donne.

 

Si propone un Protocollo di Intesa per integrare la prospettiva di genere in tutti i livelli della  programmazione e della prassi sanitaria .

Il Protocollo di Intesa intende costituire uno strumento di collaborazione stabile tra i due Ministeri ( Sanità e Pari Opportunità) per sviluppare e definire le questioni che ruotano intorno alla differenza di genere e al riequilibrio delle pari opportunità tra uomini e donne per quanto riguarda la salute secondo anche quanto stabilito dal Piano d’azione italiano in applicazione della Piattaforma di Pechino (Direttiva 1997).

Il Protocollo individua i campi di azione integrata tra i due Ministeri su cui agire in accordo con il  Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 gennaio 2000, secondo le seguenti prospettive:

-         valutazione di appropriatezza dei Programmi sanitari dal punto di vista del rispetto delle pari opportunità, culture della differenza, equità sociale per uomini e donne;

-         promozione di iniziative volte ad assicurare le pari opportunità, a rimuovere le discriminazioni, ed a consentire le funzioni di indirizzo alle amministrazioni competenti;

-         promozione di Commissioni di studio e Gruppi di lavoro Interministeriali finalizzati a specifiche aree, settori e tematiche emergenti della salute delle donne.

Il Protocollo di Intesa inoltre potenzia come prima azione l’attività del gruppo “Obiettivo 2001: una Salute a misura di donna”, che ha svolto l’indagine propedeutica per il Ministero delle Pari Opportunità e che ha già avviato una proficua collaborazione con il Dipartimento di Programmazione del Ministero della Sanità. 

 Il gruppo esteso nelle sue funzioni si connota come Commissione Interministeriale con la collaborazione stabile di operatori/trici del Ministero della Sanità, e lavorerà (come primo nucleo di sviluppo degli accordi del Protocollo di Intesa) nei prossimi mesi  alla individuazione di forme concrete ed operative di inserimento della prospettiva di genere nelle prassi sanitarie.

 

Gli obiettivi a breve termine della Commissione  Interministeriale:

¨      La definizione delle  procedure per l’inclusione del criterio della differenza di genere nella raccolta e nella  elaborazione dei flussi informativi centralizzati e periferici.

Per questo obiettivo il gruppo ha già lavorato con la dott.ssa Cerbo del Dipartimento di Programmazione del Ministero della Sanità individuando le attuali procedure di raccolta dati ed ipotizzandone altre a breve termine (Cfr.: Report della riunione del 29.2.00).

¨      La elaborazione di Raccomandazioni ad integrazione del Programma Linee guida Nazionali.

Per questo obiettivo il gruppo, come passo iniziale, ha concordato con il responsabile del Programma Nazionale Linee guida, la stesura di Raccomandazioni da utilizzare nei Servizi Sanitari.

¨      La collaborazione con L'Istituto Superiore della Sanità per la individuazione dei settori della ricerca da investire sulle tematiche della prevenzione e dei fattori di rischio collegati ad alcune patologie emergenti tra la popolazione femminile (patologie cardiovascolari, patologie psichiche, ecc.).

Il gruppo ha individuato  la mancanza di ricerche sui specifici fattori di rischio psico-sociale  che riguardano le donne: lo stress del lavoro familiare, da solo o nella sua interconnessione con il lavoro extrafamiliare, le relazioni di potere all'interno della famiglia con la violenza  sessuale.

¨      La promozione presso il Ministero della Sanità e L'istituto Superiore della Sanità  di una Banca dati per raccogliere ricerche ed esperienze dei servizi sanitari con una ottica di genere

¨      L'organizzazione, all'interno del sito del Ministero della Sanità, di un canale aperto (una o più pagine Web)  per l'informazione attuale sulle tematiche oggetto del lavoro del gruppo, e in futuro per ospitare i lavori della Commissione.

¨      La elaborazione di alcune Raccomandazioni, da rivolgere alla Comunità Europea, sulle procedure di selezione dei campioni nelle sperimentazioni dei farmaci (inclusione delle donne nei trials clinici, differenziazione dei risultati  per sesso, indicazioni di genere sugli effetti collaterali contenuti nei prodotti farmaceutici).

¨      Raccomandazioni indirizzate alle Regioni, nell'ambito delle attività di programmazione, per l' individuazione di criteri rivolti alla promozione di servizi sanitari o di attività sanitarie gender sensitive.

 

Gli obiettivi a medio termine della Commissione  Interministeriale:

 

¨      La costituzione e l'avvio di gruppi di lavoro intersettoriali su alcune specifiche questioni di particolare rilevanza. Tra queste indichiamo:

-         un gruppo di lavoro sulla medicalizzazione impropria delle tappe di vita biologica della donna (menarca, gravidanza, parto,menopausa);

-         un gruppo di lavoro sui disturbi psichici ed i rischi prevalenti nelle varie tappe di vita della donna;

-         un gruppo di lavoro sullo stress ed il lavoro familiare;

-         un gruppo di lavoro sulla violenza sessuale e le conseguenze sulla salute.

¨      Progettazione di un Ufficio interministeriale (Sanità, Affari Sociali, Pari Opportunità) sul modello degli Stati Uniti ("Office on Women Health" - OWH), che abbia inizialmente una funzione culturale e di indirizzo nel promuovere: "comprehensive and culturally appropriate prevention, diagnostic and treatment services for women at the lifespan, as well as the integration of culturally sensitive practices in medical education and research.”

 

 

Obiettivo a medio-lungo termine della Commissione  Interministeriale:

 

La Organizzazione di un Ufficio per la salute della donna, ricomprenda e sviluppi gli obiettivi del Protocollo di intesa, rivolti tutti alla definizione di attività orientate a un “ women friendly health system ”. Le funzioni di un tale Ufficio, da costituire a ponte tra i  Ministeri, dovrebbero essere indicativamente le seguenti:

-         Coordinamento e Promozione delle attività indirizzate alla salute delle donne.

-         Osservazione e Monitoraggio della ricerca e delle pratiche sanitarie.

-         Promozione della comunicazione tra le regioni e delle linee di  indirizzo regionali.

-         Promozione di Uffici o Progetti Donna nelle Regioni e nelle Aziende Sanitarie Locali.

-         Coordinamento e Promozione di esperienze utili all’ampliamento di conoscenze sulla differenza di genere nei campi della cura e del trattamento, della ricerca dei fattori di rischio e della prevenzione a livello della vita quotidiana.

-         Sviluppo della competenza culturale orientata a promuovere approcci e metodologie innovative dirette  alla prevenzione, alla diagnostica e al trattamento  della salute delle donne.

-         Sviluppo della informazione e della formazione sulle differenze di genere nella salute e nella medicina.

-         Promozione di attività per lo scambio di conoscenze e di esperienze a livello internazionale.

-         Sviluppo dei rapporti con la CEE e l’OMS per integrare le prospettive nazionali con le linee di sviluppo delle politiche sanitarie a livello europeo.